Presentazione Percorso e Favoriti Vuelta a San Juan 2020
La Vuelta a San Juan 2020 continua il suo rapido processo di crescita. La corsa a tappe argentina, infatti, dopo essere stata confinata al dilettantismo è passata al rango di corsa professionistica nel 2017, mantenendo da allora questo status, confermato anche quest’anno con l’inserimento nel nuovo calendario ProSeries. A conferma della crescita di questa corsa in programma dal 26 gennaio al 2 febbraio basta guardare la startlist, con le sei squadre World Tour presenti al via che schiereranno alcuni dei loro uomini migliori. Una corsa che prevede anche tanta Italia, con quattro formazioni Professional e una selezione nazionale, che sarà guidata da Filippo Ganna, già capace di salire sul podio della corsa due anni fa.
Hashtag Ufficiale: #VueltaSJ2020
Albo d’oro
2019 ANACONA Winner
2018 SEVILLA Óscar
2017 MOLLEMA Bauke
Percorso Vuelta a San Juan 2020
La prima frazione si terrà come da tradizione nella città che dà il nome alla corsa, con una prima occasione per i velocisti, nonostante un percorso piuttosto mosso nella prima fase. E la trama resterà simile anche per la seconda tappa, con partenza e arrivo a Pocito, da considerarsi anche meno “vallonata” rispetto a quella del giorno precedente. Saranno quindi le ruote veloci a recitare ruoli da protagonisti nelle prime due giornate di corsa, mentre il terzo giorno della Vuelta a San Juan sarà il primo significativo in ottica classifica generale.
Si corre infatti la cronometro che arriva a Dique Punta Negra: 15 chilometri, con un’asperità di circa 1000 metri di lunghezza e quasi all’8 per cento di pendenza media. Sarà quindi la prova contro il tempo a fare le prime sensibili differenze fra i corridori che puntano alla vittoria finale. E questi ultimi dovranno affrontare con la dovuta attenzione la quarta tappa, da San Josè de Jachal a Villa San Agustin: il finale è una lunghissima discesa verso la località d’arrivo, ma in precedenza non mancano le difficoltà altimetriche, che potrebbero lanciare qualche attacco da lontano, anche di corridori di primo piano.
Sarà poi la quinta tappa, quella con il classico arrivo all’Alto Colorado, a mettere bene in chiaro le carte sulla tavola della Vuelta a San Juan. L’arrivo è ormai tradizionale per la corsa sudamericana, al termine di una salita dalle pendenze non impossibili, ma lunga, costante e comunque insidiosa per chi non dovesse essere in condizioni ottimali. Non mancheranno poi i colpi di scena nella sesta frazione, quella dell’Autodromo El Villicum, che è caratterizzata da finale che nasconde più di qualche trabocchetto e che potrebbe essere teatro di attacchi a sorpresa. Gran finale, poi, domenica 2 febbraio, con il tradizionale circuito che si dipana nelle strade della cittadina di San Juan. Qui, a scanso di grandi sorprese, si conoscerà già il vincitore della Vuelta a San Juan 2020 e la battaglia sarà quella fra ruote veloci, per il successo di tappa.
Tappe Vuelta a San Juan 2020
Domenica 26 gennaio – 1ª tappa: San Juan › San Juan (163,5 km)
Lunedì 27 gennaio – 2ª tappa: Pocito › Pocito (168,7 km)
Martedì 28 gennaio – 3ª tappa: Ullum › Ullum (15,5 km) – Cronometro individuale
Mercoledì 29 gennaio – 4ª tappa: Jáchal › Valle Fértil (185,8 km)
Giovedì 30 gennaio – Giorno di riposo
Venerdì 31 gennaio – 5ª tappa: Caucete › Alto Colorado (175,1 km)
Sabato 1 febbraio – 6ª tappa: Villicum › Villicum (174,5 km)
Domenica 2 febbraio – 7ª tappa: San Juan › San Juan (141,3 km)
Favoriti Vuelta a San Juan 2020
Visto il percorso, pare che la vittoria finale della corsa argentina possa essere una “sfida in famiglia” fra corridori con la maglia della Deceuninck-Quickstep. Il favorito d’obbligo è Julian Alaphilippe, che già nella scorsa stagione aveva dimostrato di gradire ambiente e percorsi. Il francese dovrà però guardarsi da uno scalpitante Remco Evenepoel, che a cronometro ha già dimostrato di essere un satanasso e che non sembra essere spaventato da salite come l’Alto Colorado.
Ci si aspettano buone cose in chiave classifica generale da Guillaume Martin, all’esordio con la maglia della Cofidis, anche se il francese potrebbe pagare qualche secondo di troppo nella prova contro il tempo. Attenzione, proprio per via della cronometro, a Brandon McNulty: lo statunitense, volto nuovo del UAE Team Emirates, è corridore di spessore quando c’è da correre da soli ed ha qualità per fare classifica, anche, se non soprattutto, nelle brevi corse a tappe. Non si può poi certo trascurare Óscar Sevilla: gli anni sono 43, ma lo spagnolo del Team Medellin nelle tre recenti edizioni della corsa argentina è andato sempre sul podio, dimostrando di non temere il confronto con i grandi delle formazioni World Tour.
La Movistar punta forte sul colombiano Carlos Betancur e, in seconda battuta, sul corridore di casa Eduardo Sepúlveda. I due sono atleti che non fanno della costanza il loro cavallo di battaglia, ma hanno le qualità quantomeno per rivaleggiare con gli altri pretendenti alla vittoria finale, in particolare sulla salita che presumibilmente farà la differenza. Un occhio di riguardo, in chiave generale, lo meriteranno anche due svizzeri non più giovanissimi ma con margini di crescita ancora da toccare: Simon Pellaud sarà la carta di classifica per l’Androni-Sidermec, mentre Patrick Schelling proverà a fare corsa di testa per l’Israel Start Up Nation. Un pizzico di credito lo merita anche il canadese Rob Britton, che sarà il capitano della statunitense Rally Cycling.
In chiave italiana, ci si possono aspettare buone cose da Matteo Fabbro, all’esordio con la maglia della Bora-hansgrohe e, soprattutto, da Filippo Ganna, che sarà in sella con i colori della Rappresentativa italiana e che nel 2018 ha chiuso la Vuelta a San Juan al secondo posto. Ovviamente, molto interesse lo attrarranno le prove di Peter Sagan e Fernando Gaviria, due dei “pesi massimi” che affronteranno, a caccia di successi di tappa e senza ambizioni di classifica, la corsa argentina.
Altimetrie e Planimetrie Vuelta a San Juan 2020
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